friselle salentine

Friselle salentine con farina integrale

Le friselle sono in assoluto il piatto dell’estate e ne esistono moltissime varianti, da quelle di sola semola a quelle con farina di orzo, integrali, all’olio… Tutte deliziose, fresche e perfette per affrontare la calura estiva.
Ma voi lo sapete come si chiama l’atto di bagnare la frisella? Non è una semplice immersione in acqua, perchè la frisella si “sponza”!
Esistono anche delle ciotoline apposite, corredate da piccolo colatoio forato, chiamate “sponza frise” e l’acqua della sponzatura può essere anche aromatizzata con erbe e verdure come basilico, sedano, pomodori e il loro succo, in modo che la frisella assorba da subito tutti i sapori del condimento.

La frisella, o friseddha in dialetto, è un piatto poverissimo: pane vecchio tostato e fatto indurire, comodo per essere portato nei campi e consumato con i pomodori del nuovo raccolto e “una croce di olio”, quando i nostri antenati sudavano sulla terra arsa di Puglia.

Vi lascio la ricetta delle mie friselle!

friselle salentine

Friselle salentine con farina integrale

Ricetta con lievito madre

500g di farina integrale, possibilmente macinata a pietra
500g di semola rimacinata di grano duro
100g di lievito madre solido o liquido
650g acqua
15g sale

Ricetta con lievito di birra

500g di farina integrale, possibilmente macinata a pietra
500g di semola rimacinata di grano duro
100g di poolish*
650g acqua
15g sale

*Per il poolish:
50g di farina forte
50g di acqua
1g di lievito di birra


Prepara il poolish il giorno prima.
Sciogli il lievito nell’acqua e mescola la farina: ottieni così il poolish.
Se è estate, lo lasci a temperatura ambiente 1h e poi una notte in frigo.
Se è inverno, lascialo a temperatura ambiente per circa 10/12 ore.
Il poolish è pronto quando è pieno di bollicine e al centro presenta una leggera depressione.

Procedimento

Nella planetaria col gancio per impastare oppure a mano, mettete in ciotola la farina, il lievito madre o il poolish e circa 550 gr di acqua, cominciando a impastare.
Quando notate che i liquidi sono stati assorbiti – l’impasto non è ancora del tutto formato – aggiungete via via il resto dell’acqua, in cui avrete sciolto il sale.
Quando l’impasto è incordato, fatelo riposare circa 20 minuti, prima di fare un giro di pieghe e lasciarlo riposare fino al raddoppio della massa.

A raddoppio avvenuto, potete scegliere se pezzare l’impasto pesando ogni panetto o ricavare tanti salsicciotti dalla massa delicatamente distesa sul piano, non troppo appiattita.
Formate comunque del salsicciotti non troppo sottili e arrotolateli, fino a creare tante chiocciole che porrete nuovamente a lievitare in teglia rivestita con carta forno.


Quando le friselle saranno quasi raddoppiate, riscaldate il forno in modalità statica a 220°.
Infornate le friselle per 15 minuti: questa prima cottura serve a stabilizzare la frisella, in vista del taglio.

Sfornate le vostre friselle e lasciatele intiepidire una decina di minuti prima di dividerle.

La tradizione vuole il taglio col filo: con uno spago, dividete le friselle a metà per il verso orizzontale.

Io ho diviso le friselle con i rebbi di una forchetta: ho inforchettato lungo tutto il perimetro la frisella, dividendola così in due.

Lo scopo del filo e della forchetta è quello di ottenere una superficie rugosa, ruvida, affinchè il condimento si aggrappi bene alla frisella e non cada.

Se volete far prima, il coltello resta comunque un vostro alleato 🙂

Per la seconda cottura, disporre le friselle sulla teglia e infornare in forno ventilato a 170° per circa 40 minuti e poi altri 10 minuti con sportello a spiffero.

Le friselle sono pronte quando sono dure e asciutte.
Se non lo sono ancora, rimettetele in forno per altri 10 minuti.

Lasciatele raffreddare per bene prima di conservarle in un sacchetto per alimenti a temperatura ambiente, lontane dall’umidità.

Queste friselle si mantengono benissimo molto molto a lungo. Basta farle una volta e vi accompagneranno per tutta l’estate!

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